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Quella dei '99 (ma piena di ragazzi sotto età) è una squadra che promette bene, e spera di superare ancora il Portogallo come accaduto nella fase a gironi. Finì 3-2, ma la squadra di Paolo Nicolato ebbe il vantaggio di giocare quasi tutta la partita in superiorità numerica. "Sarà un'altra partita - dice il tecnico ex Chievo, al secondo anno nei quadri federali -. La nostra vittoria precedente vale zero. Il Portogallo ha caratteristiche simili a quelle dei francesi: gioca un calcio molto d’attacco, è dotato di un ottimo palleggio ed è letale dalla tre quarti in su. Domani dovremo aspettarci una squadra che giocherà con la voglia matta di riscattare l’unica sconfitta subita da due anni in manifestazioni ufficiali”. Due anni fa, il Portogallo si aggiudicò l'Europeo Under 17 con tanti giocatori in rosa che domani proveranno a fare il bis.
STELLINE - L'Italia, invece, deve riscattare il k.o. di due anni fa contro la Francia e quello di due mesi fa con l'Under 17, battuta in finale dall'Olanda ai rigori. Per farlo, Nicolato ha tante armi a disposizione: in porta c'è Plizzari, uno dei migliori azzurri in Finlandia, ma è davanti che la squadra può fare scintille. C'è Kean (autore del secondo gol con la Francia), c'è Pinamonti, tornerà Scamacca dopo la squalifica, ma nel reparto offensivo Nicolato può contare anche su Brignola e Capone. A centrocampo, hanno fatto un figurone Zaniolo (passato dall'Inter alla Roma nell'affare Nainggolan) e Tonali, a cui molti hanno già incollato l'adesivo di "nuovo Pirlo". Sandro, capelli lunghi, andatura simile al maestro e talento enorme, non ha fatto nulla per sottrarsi al paragone.
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